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bruno strimBruno Strim venerdì 17 gennaio alle 10.30 sarà ospite del “Curie” per un incontro di un paio d’ore con le classi quinte. Figura eclettica ed elegante, oggi, da pensionato, vive a Pergine e si occupa anche di cultura in varie forme.

Anche di cultura. Perché Bruno Strim continua ad interessarsi di quello che è stato per decenni il suo mestiere, l’ingegnere aerospaziale. Ha ricoperto questo ruolo gestendo il lancio di vari satelliti, principalmente a Houston, Texas, e a Cape Kennedy, Florida, oltre a Huntsville, al Marshall Space Center e presso la sede della NASA a Washington; ha viaggiato in diverse città europee, tra cui Roma, Parigi, Londra, Madrid, Copenaghen, Brema, Lisbona, Oslo, Amsterdam e Stoccolma, e ha avuto esperienze in Giappone, partendo da Torino.
Dopo la laurea, Strim è entrato in Fiat, nella divisione aviazione, nel maggio del 1970. Quando Fiat ha trasferito il settore ad Aeritalia, poi diventata Alenia, anche Strim ha seguito questo passaggio. Il primo satellite su cui ha lavorato è stato "Sirio", un progetto italiano per lo studio delle trasmissioni ad alta frequenza. Successivamente, ha collaborato con l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e ha gestito il primo satellite scientifico, Hipparcos, dedicato all'astronomia.
Strim ha anche lavorato su un importante progetto scientifico chiamato "Tethered", che prevedeva il collegamento di un satellite allo Shuttle tramite un'antenna di 20 km per comunicare con sottomarini in missione: nonostante le critiche iniziali quando presentò il progetto a British Aerospace, la sua carriera è decollata, portandolo a gestire programmi di altissimo livello sia in Europa che negli Stati Uniti. Nel corso degli anni, ha collaborato con enti prestigiosi come la NASA, l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Alenia Space, l'ESA, la NASDA giapponese e la RKA russa. Un traguardo significativo è stato il suo coinvolgimento nella Stazione Spaziale Internazionale (ISS), dove il 55% della tecnologia è "made in Italy", inclusa la famosa cupola da cui gli astronauti osservano la Terra e lo spazio.
Bruno Strim ha anche accumulato una notevole collezione di testimonianze legate al suo lavoro, tra cui foto, gadget e modelli. Tra i suoi tesori c'è un pezzo della coperta termica del satellite "Tethered", che gli è stato donato dagli Stati Uniti al momento del pensionamento.

L’incontro al Curie sarà un’occasione speciale, soprattutto perché Bruno Strim è testimone di una vita dedicata alla ricerca con impegno e serenità, scrupolo e leggerezza, doti rare; e di un amore per lo studio che lo vede sempre in prima linea al fianco di astronauti, tecnici... e studenti.

Sappiamo con quanta motivazione si sia attivato per poter incontrare i giovani della nostra scuola. Per questo lo aspettiamo con molta curiosità e altrettanto entusiasmo.