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Pisa - Il 25 maggio 2024 si sono svolte le fasi nazionali, per studenti, delle Olimpiadi di Primo Soccorso che hanno visto coinvolte noi, sei studentesse della 4Ā° del Liceo delle Scienze umane dellā€™Istituto ā€œMarie Curieā€ di Pergine Valsugana, in unā€™attivitĆ  di pronto intervento simulato. La gara prevedeva la messa in pratica di manovre di primo soccorso, in diverse basi sparse per tutta la cittĆ . Le scene presentano varie situazioni di emergenza. Il compito dei partecipanti consisteva nel recarsi sul luogo della simulazione, valutare la sicurezza dellā€™ambiente e delle persone coinvolte e agire di conseguenza.
Il progetto, proposto dalla scuola che frequentiamo, ha avuto inizio in classe: gli istruttori della Croce Rossa Italiana di Pergine, Ottavia Bernardi e Claudio Spadaro, si sono impegnati nel fornirci le nozioni base del primo soccorso. Fin da subito, questā€™attivitĆ  ha suscitato in noi molto interesse, accrescendo il nostro senso civico soprattutto nellā€™ottica di essere in grado di soccorrere chi ha bisogno. In seguito siamo state selezionate per partecipare alle Olimpiadi Regionali di Primo Soccorso. Il percorso di preparazione ĆØ stato molto impegnativo, ma gratificante, e consisteva in diversi incontri settimanali. Gli argomenti trattati vertevano per lo piĆ¹ sulla gestione della chiamata di soccorso e dellā€™arrivo dei soccorsi, sulle tecniche di autoprotezione e sicurezza della scena fino alle pratiche di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce, primo soccorso della vittima soggetta a vari tipi di patologie da quella medica e traumatica a quella originata da attacco di panico o crisi dā€™ansia per concludersi con il primo soccorso al bambino o al lattante.
Il 4 maggio abbiamo partecipato alle Olimpiadi Regionali, la competizione consisteva in un intervento di gruppo in situazioni simulate di emergenza. Queste scene, in particolare, sono caratterizzate dalla presenza di persone formate che simulano di essere in pericolo o in condizione emergenziale, truccate professionalmente, per rendere la prova piĆ¹ realistica. Con impegno e collaborazione siamo riuscite ad arrivare prime nella classifica delle scolaresche e quarte nella classifica generale, che comprende anche i dipendenti e i volontari della Croce Rossa del PA Trento.
La vittoria ci ha reso molto orgogliose di noi e del nostro operato, ci ha motivate nel continuare la nostra formazione anche nella prospettiva di ottenere un buon risultato nelle Olimpiadi Nazionali che si sarebbero svolte a Pisa.
Durante le gare nazionali abbiamo dovuto affrontare delle situazioni piĆ¹ complesse rispetto a quelle delle Olimpiadi Regionali. I nostri punti di forza sono stati gli interventi per fermare le emorragie e i casi di rianimazione, rispetto ai quali ce la siamo cavata egregiamente. Anche se poi alla fine non ci siamo qualificate, siamo convinte che questa esperienza fantastica e soprattutto formativa come persone e come cittadine, ci abbia insegnato lā€™importanza di collaborare, ascoltandoci reciprocamente, per giungere ad un obiettivo. La nostra motivazione che nasce dalla consapevolezza che un intervento al momento giusto possa salvare delle vite, si ĆØ rinforzata nel tempo, attraverso le esperienze pratiche. Fin dallā€™inizio del progetto sentivamo la necessitĆ  di superare i nostri limiti e di acquisire una sicurezza che potesse riflettersi anche nella nostra vita quotidiana. Il primo soccorso ci ha infatti insegnato a mantenere la calma e la luciditĆ  nelle situazioni di stress, qualitĆ  che sono diventate preziose anche al di fuori del contesto delle emergenze. Inoltre, grazie a questa esperienza siamo riuscite a comprendere il valore della solidarietĆ  e del supporto reciproco. In un mondo dove spesso prevalgono l'indifferenza e l'egoismo, essere in grado di aiutare concretamente chi ĆØ in difficoltĆ  rappresenta un atto di grande umanitĆ . Quindi, le Olimpiadi del Primo Soccorso di Pisa sono state per noi una straordinaria opportunitĆ  per mettere in pratica queste convinzioni, incontrare persone con la nostra stessa passione e condividere esperienze che vanno oltre la competizione. Alcune di noi, infatti, hanno deciso di diventare volontarie della Croce Rossa, spinte da questo desiderio di aiutare chi necessita dā€™aiuto. Ringraziamo di cuore Ottavia e Claudio, che ci hanno fatto scoprire questo mondo. Speriamo che questo progetto venga portato avanti per sensibilizzare piĆ¹ persone possibili, detto questo, passiamo il testimone alle future quarte nella speranza di aver, anche solo in parte, instillato un poā€™ di interesse e curiositĆ  per lā€™esperienza vissuta. Grazie al nostro Istituto ā€œMarie Curieā€ di Pergine Valsugana per aver aderito al progetto, alla nostra insegnante di Scienze motorie, professoressa Beccati per aver creduto in noi e averci accompagnate e infine alla Croce Rossa di Pergine per essersi messi a disposizione e averci trasmesso la loro passione per lā€™attivitĆ  di Pronto Soccorso.


Vittoria Trentin, Susanna Cantoni, Barbara Quaresima, Lucia Dallavalle, Lisa Ropelato ed Elisa Gerola.