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“Ho sempre pensato che l’immigrazione sia un viaggio dell’anima, un percorso di scoperta che non si conclude mai.”

Inizia più o meno così il testo ideato e scritto dallo studente Krenar Chanka della classe 4WEM sul tema dell’immigrazione. Lo ha voluto narrare a tutti gli studenti del Curie, ci teneva tanto.

I riflettori erano puntati su di lui, che con i fogli poggiati su di un leggio per non farsi tradire dalle mani tremanti dall’emozione, la voce pacata ma decisa, è riuscito a catturare l’attenzione degli studenti e delle studentesse che affollavano il Teatro Comunale di Pergine, suscitando una grande emozione, un silenzio assoluto in sala, conclusosi poi con un fragoroso applauso.

Krenar ci ha offerto una pregevole lezione di intercultura, ha riportato la propria esperienza personale di figlio di immigrati, raccontandoci di quanto sia difficile abbandonare la propria terra, gli affetti, le certezze che per quanto precarie sono comunque certezze e abbandonarsi all’ignoto, ad una nuova cultura, una nuova lingua, accompagnati dai mille dubbi che un nuovo percorso determina.

Le sue parole, sincere e autentiche, sono giunte dirette al cuore del “suo” pubblico suscitando grande commozione.

Un’occasione di riflessione unica che ha anticipato la proiezione del film di Matteo Garrone Io capitano e che è servita ad arricchire ulteriormente i nostri studenti a riflettere su tematiche complesse quale quella dell’immigrazione.

(Il testo integrale di Krenar)

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