SICUREPUBBLITRASPSCUOLA

faceyouistalinkwatTEL

MESSA2MESSAATA2

scientifico tradizionale3liceoLINGsocio3ECONWEBTURISMO2COSTRINFO ROBOTICA2TELECOMUNI

L'Istituto scolastico ospita una mostra del perginese Delladio

di Marina Leonardelli 

IMG 20230322 WA0002PERGINE - Il fumetto italiano dal "Rinascimento al futuro”. Simone Delladio nel segno di Bonelli - è il titolo della mostra in corso presso l'Istituto Marie Curie di Pergine. L'esposizione che regala un assaggio della vera fucina di un fumettista, è composta da vari bozzetti e tavole realizzati da Simone Delladio, originario di Pergige ma ora abitante di Imola, che dal 2019 collabora con Sergio Bonelli Editore in veste di disegnatore, o meglio "artista", come specifica la locandina dell'evento. L'iniziativa è partita da un gruppo di professori della scuola che si incontra periodicamente con lo scopo di organizzare eventi culturali all'interno della biblioteca: "E' emersa l'idea di ragionare e lavorare sul fumetto perché spesso i giovani non lo conoscono abbastanza: si fermano al manga o a Topolino. In realtà esiste un fumetto italiano del tutto particolare e con una tradizione di più di un secolo, a partire dal Topolino degli anni '30 fino a "Tex", il più venduto al mondo" - spiega Paolo Zammatteo, relatore dell'inaugurazione della mostra e docente di disegno e storia dell'arte. L'idea del titolo proviene dall'epoca del Rinascimento del fumetto nel decennio tra il '65 e il '75 quando inizia a essere riconosciuto come forma d'arte di valore pari  letteratura e quando fiorirono autori straordinari come Hugo Pratt e Bonvi. "Delladio ha inviato centinaia di tavole, quella esposta è una selezione prosegue Zammatteo: - E stato subito disponibile, in particolar modo perché l'esposizione ha fini scolastici: gli piace pensare che mostrare il lavoro del fumettista possa ispirare la possibilità per il futuro di qualche ragazzo dal talento artistico, perché il fumetto è un modo di comunicare diverso, alcuni racconti sono più efficaci narrati con le immagini".

Portare il fumetto a scuola significa indurre a ragionare i ragazzi su quanto sia ancora un lavoro di perizia artigianale e qualità altissima. Richiede una conoscenza molto vasta- affermano i docenti organizzatori della mostra. Per creare un fumetto, infatti, il tempo impiegato può arrivare anche a un anno tra lo studio dei caratteri, la stesura del bozzetti e le varie rivisitazioni per migliorare le figure: tutte fasi che si possono osservare dal vivo nella mostra. Ecco che una mostra di fumetto in un Istituto scolastico superiore ha lo scopo di fare da detonatore della creatività: - Osservare queste tavole forse farà venire il coraggio di buttarsi in questo mondo a quegli studenti che, tra le dita e sotto le unghie, presa in mano una matita, nascondono un certo gusto, fantasia, voglia e contenuti da comunicare».