Si pubblicano i link ai documenti contenenti gli esiti ottenuti a chiusura dell’indagine statistica sulla DAD. Nel report è contenuta l’analisi e l’elaborazione delle risposte fornite dagli studenti. Nel secondo documento si possono visualizzare le 359 risposte degli studenti che hanno aderito al sondaggio. Le risposte, anonime, possono essere visualizzate in un riepilogo attraverso aerogrammi ed istogrammi.
Il questionario è stato compilato da 349 studenti su 771 iscritti ai corsi diurni e da soli 10 studenti su 56 iscritti al corso serale. In termini percentuali hanno espresso la loro opinione sulla DaD il 45% degli studenti del diurno e il 18% degli studenti del serale. Una buona percentuale al diurno che riteniamo possa essere rappresentativa dell’intera popolazione studentesca del Curie con un margine di errore accettabile nei risultati.
Come in parte ci si aspettava anche nella nostra scuola un’alta percentuale di studenti boccia la DAD.
Report Indagine sulla DAD | Risposte date dagli studenti |
Infatti, emerge dal loro punto di vista un giudizio negativo sulla didattica a distanza per diversi motivi come mancanza di attenzione e concentrazione (62,3%), maggiore difficoltà nella comprensione degli argomenti trattati (53,2%), aumento dello studio individuale e dei compiti (84,4%).
Poi viene a galla che la scuola in presenza è anche un luogo di aggregazione dove si riesce meglio ad aprire la mente e a costruire relazioni, dove si impara a interagire con gli altri. Lo dimostra il fatto che, durante la DAD, gli studenti percepiscono una maggiore difficoltà ad essere integrati nella classe (lo dice il 49% di loro) e rilevano una maggiore fatica ad intessere relazioni con i pari (41,2%).
Da qui nasce la consapevolezza negli studenti di non voler utilizzare questa metodologia (lo dice il 50,2% dei rispondenti) dopo il rientro dall’emergenza sanitaria rispetto a chi vorrebbe istituzionalizzarla e avvalersene anche in futuro (32,7%); il 17,1% si mantiene neutro.
Un grazie va innanzitutto agli studenti del Curie che hanno risposto al questionario e ci hanno permesso di mettere in piedi questa interessante attività di statistica. La nostra riconoscenza va ai rappresentanti di istituto e di classe nonché a quei coordinatori di classe che hanno fatto da tramite con gli studenti per la compilazione del questionario lasciando loro pochi minuti a inizio o a fine lezione e fornendo supporto quando è stato necessario.
Infine esprimiamo la nostra gratitudine al prof. di matematica e al direttore dell'Istituto di Statistica della Provincia di Trento, dott. Vincenzo Bertozzi, che ci hanno guidati in questa esperienza unica nel suo genere.
Gli studenti di 3° WEM